Il Territorio
Un’oasi di pace
Quando i visitatori vengono a vedere le api dicono: come si sta bene qui.
L’ apiario è posizionato in una radura dove in passato c’era un vigneto, riparato dal vento che soffia in vallata, distante da strade, fabbriche e frutteti. Si arriva solo a piedi o con mezzi agricoli.
Le arnie sono posizionate in diversi punti distanti una dall’ altra in modo che le api la ritrovino senza difficoltà e quindi non ci siano rischi di deriva.
Intorno ci sono piante di tutti i tipi utili a produrre nettare, polline e propoli; inoltre vi sono piante da frutto in quasi tutte le stagioni cosìcchè si possa sempre offrire ai visitatori fragole, ciliegie, lamponi, more, fichi, pesche, uva o nespole.
Ciliegi selvatici ed acacie hanno colonizzato i terreni che non sono più stati coltivati e danno nettare per i mieli primaverili. Castagni selvatici, castagni da frutto e tigli da me coltivati negli ultimi anni offrono alle api abbondanza di polline e nettare a pochi metri dalle arnie. Una foresta di pini fornisce una buona risorsa per il propoli.
Più in basso si trovano prati e terreni coltivati a mais, fagioli, trifoglio… dove le api hanno sempre una fonte di sostentamento anche nei periodi in cui sono assenti le grandi fioriture. In autunno abbonda la fioritura di edera che porta l’ultima quantità significativa di polline dell’annata.
Scopri dove vivono le api
La visita inizia solitamente con una descrizione generale sui nostri prodotti, sulle attrezzature e sulla vita delle api, poi prosegue nell’apiario, che raggiungiamo percorrendo una stradina nel bosco. Durante il tragitto, vengono mostrate le piante con una breve spiegazione sulle loro caratteristiche. Arrivati alla postazione, abbiamo un alveare osservatorio dove, attraverso apposite finestre in vetro, si può ammirare il lavoro delle api.
Partendo dal periodo stagionale in cui ci troviamo, verranno descritti i lavori che si susseguono nel corso dell’anno. Si possono inoltre osservare le varie tipologie di arnie, i nuovi nuclei di api appena formati, le casette per la fecondazione delle regine e il piccolo capanno per gli attrezzi, recentemente ristrutturato che viene oggi utilizzato come deposito per gli attrezzi e per eseguire il traslavo, azione mediante la quale vengono spostate le larve, destinate poi a divenire regine o alla produzione della pappa reale.
Infine, si torna in laboratorio dove si offfre un assagio di miele al visitatore e si risponde alle eventuali domande.
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